“Siamo chimici, cioè cacciatori: nostre sono ‹‹le due esperienze della vita adulta›› di cui parlava Pavese, il successo e l’insuccesso […]. Siamo qui per questo, per sbagliare e correggerci, per incassare colpi e renderli. Non ci si deve mai sentire disarmati: la natura è immensa e complessa, ma non è impermeabile all’intelligenza; devi girarle intorno, pungere, sondare, cercare il varco o fartelo.” (P. Levi)
Premessa
La chimica e la fisica sono considerate “scienze dure”, cioè scienze che dispongono di un grande apparato teorico e soprattutto di una serie di dati sperimentali che permettono di fornire una visione completa dell’universo che ci circonda, del nostro mondo e persino del funzionamento del nostro corpo. Sono discipline che prevedono quindi una commistione dell’aspetto teorico e di quello pratico.
Le donne della chimica e della fisica
Sin dall’antichità, la materia e le sue proprietà sono state oggetto di studio da parte degli uomini e le radici della chimica affondano in un’altra disciplina di studio, l’alchimia, il cui intento era quello di catalogare i metalli e scoprire la formula che avrebbe dovuto consentire la trasformazione di questi in oro. Una delle prime esponenti dell’alchimia a noi nota è Maria l’Ebrea, alla quale si deve l’invenzione del famosissimo “bagnomaria”, ancora oggi comunemente usato in pasticceria.
Bisogna però attendere il XVI e il XVII secolo perché vengano messe a punto alcune importanti leggi sia nell’ambito della chimica, sia in quello della fisica. Nel corso del ‘700 gli studi delle proprietà e dei moti della materia affascinarono infatti un gran numero di studiosi. Sono noti soprattutto nomi di importanti scienziati, ma non va dimenticato l’apporto dato da donne del calibro di Laura Bassi Veratti, la quale ottenne persino l’incarico di insegnare fisica sperimentale e si occupò di importanti ricerche relative alla Legge di Boyle, alle proprietà del vetro, della polvere pirica, dei fenomeni elettrici, suscitando l’ammirazione di illustri personaggi a lei contemporanei, come Volta e Voltaire.
Nel corso dei secoli si assistette a una vera e propria rivoluzione scientifica che toccò ovviamente anche la chimica e la fisica: il desiderio di scoprire la realtà sulla materia di cui siamo fatti e di cui è fatto l’interno Universo ha impegnato numerosissimi uomini e donne che hanno cambiato il volto delle moderne scienze.
In particolar modo, tra le donne che oggi si distinguono per il loro contributo nell’ambito della chimica e della fisica, si possono citare Fabiola Gianotti, la fisica italiana che guida il gruppo del Cern di Ginevra che ha scoperto il bosone di Higgs, e Lucia Votano, la prima donna a dirigere i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.