Francesca TramacerePost doc, Bioinspired Soft Robotics – CMBR@SSSA Pisa – IIT

Nel 2009 consegue la laurea specialistica in Ingegneria Biomedica (con lode) presso l’Università di Pisa con una tesi che la vede impegnata nello sviluppo di un sistema di simulazione per la locomozione di dispositivi robotici nel tratto gastrointestinale.

Subito dopo la laurea, vince una borsa di studio presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna che le consente di conseguire nel 2013 il titolo di Dottore di Ricerca in Tecnologie Innovative (con lode). Durante il corso di dottorato, ha la possibilità di coltivare le sue due più grandi passioni, l’ingegneria e lo studio degli organismi viventi, acquisendo notevoli competenze nel settore della robotica bioispirata. Le sue ricerche si focalizzano quidni sullo studio delle ventose del polpo al fine di progettare e realizzare innovativi sistemi di adesione artificiali. La natura interdisciplinare delle ricerche condotte le ha consentito di avere importanti ricadute sia nel settore robotico/ingegneristico sia nel settore biologico. L’attento ed accurato studio dei sistemi biologici scelti come modello di ispirazione robotica hanno infatti portato a confutare importanti assunti in ambito biologico che sembravano ormai universalmente accettati dalla comunità scientifica.

Nel 2012 vince un grant finanziato dalla commissione europea all’interno della COST Action TD0906 (Biological Adhesives: from Biology to Biomimetics) che le ha consentito di finanziare le proprie attività di ricerca presso il dipartimento di Functional Morphology and Biomechanics dello Zoological Institute dell’Università di Kiel in Germania.

Dal 2013 lavora come Post Doc presso il Centro di Micro-Bio Robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia in cui ha continuato a lavorare nel campo della robotica bioispirata e della soft robotica.

Nel 2016 è stata la project manager di un progetto industriale finanziato da una multinazionale nel settore oil&gas nato proprio dai risultati ottenuti dallo studio delle ventose del polpo.

Dal Gennaio 2019 è la project manager di un progetto finanziato dalla commissione (GrowBot) che ambisce alla realizzazione del primo robot al mondo ispirato alle piante rampicanti.

Negli anni ha lavorato come assistant editor di alcune riviste scientifiche internazionali e svolge costantemente attività di referaggio.

Ha da sempre affiancato l’attività di ricerca alla forte passione per la comunicazione e la divulgazione scientifica acquisendo notevole esperienza nell’analisi e nella sintesi dei risultati scientifici affinchè possano divenire fruibili anche ad un pubblico generico non specializzato.

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